Innanzi tutto un saluto a quanti non mi conoscono (tanti) ed a quanti mi conoscono (pochi). Il motivo per cui ho deciso di scrivere non è legato a problematiche riguardanti la pratica di questo meraviglioso sport.
Voglio comunicare a tutti che io sono donatore potenziale di midollo osseo. Non voglio e non posso dilugarmi in dissertazioni mediche riguardanti questa pratica, ma è mia intenzione sottolineare che malattie del sangue, prima letali, oggi possono essere curate. Confesso che in un primo momento, ho avuro forti perplessità in ordine ai rischi che tale pratica comporta. Ho avuto paura, cinica, egoista, ma umanissima paura. Sentir parlare di anestesia totale, di punture delle "creste delle ossa iliache", è stato per me, abituato a navigare nel tempestoso mondo del diritto, aduso a maneggiare codici più che testi di medicina, un vero dramma.
Ma poi mi sono convinto. Finalmente. Perfettamente consapevole della decisione assunta. Non è stato l'apprendimento della notizia che nessun danno ad essere umano è stato causato con la pratica del prelievo del midollo osseo a convincermi, bensì il causale contatto personale con dei bambini che quasi sicuramente non diventeranno mai adulti, perchè la loro sopravvivenza dipende da un gesto di solidarietà che è, purtroppo, molto raro.
Nella nostra Federazione vi sono compagini che meritano una menzione speciale: esse sono il "Rugby Brescia" e l'"Eurosei C.U.S. Genova Rugby"; tutti gli atleti facenti parte di queste due squadre hanno acconsentito a sottoporsi alla tipizzazione. Anzi è doveroso riferire le dichiarazioni, riportate dal periodico d'informazione dell'A.D.M.O., del capitano del Genova, Massimo Binelli:
" sono fiero di questa adesione massiccia. E' significativa per capire lo spirito del nostro sport, che richiede sacrificio e non dà retribuzione, ma dimostra che chi lo pratica è sempre pronto quando c'è qualcosa da fare. E' importante sottolineare la diversità della nostra scelta rispetto a quella dei personaggi degli altri sport, dove la decisione è stata di qualche singolo componente (farebbe eccezione la squadra di calcio della Juventus, però non tutti giocatori hanno aderito) mentre noi, in venticinque abbiamo deciso di donare il midollo osseo. Anche in questo si può ricavare la morale del nostro gioco: l'insieme della squadra è importante, nessuno va mai lasciato solo. Mi auguro che tanta gente ora non lasci solo noi ad aiutare chi ha bisogno"
Devo dire che onestamente, invidio un pò i colleghi che hanno la fortuna di dirigere gare in cui sono impegnati gli atleti di queste due squadre, perchè hanno la fortuna di avere contatto con "Uomini Veri" come si legge nei manifesti dell'"A.D.M.O." in cui, accanto alla fotografia che ritrae una bambina dall'espressione troppo triste, campeggia la scritta "Questa bambina ha bisogno di uomini veri".
Sarebbe stupendo pensare "Nulla di eccezionale, ho solo salvato una vita" (titolo apparso sul "Secolo XIX").

Un augurio sentito di buon anno a tutti voi ed alle vostre famiglie, con la speranza che il nostro gesto di solidarietà possa dare semplicemente una vita normale a chi vede davanti a sè solamente scenari cupi.

Maurizio Bertolotto