Ultimo aggiornamento: 22/12/2013
Questa seconda edizione del nostro lavoro esce a due anni di distanza dalla prima e senza che, nel frattempo, siano state pubblicate revisioni o integrazioni al testo originario del giugno 2005. Siamo quindi almeno in parte venuti meno al nostro progetto di mantenere il libro continuamente aggiornato: ma il tentativo di tenere il passo con uno spettro di ricerche in tumultuosa e rapidissima evoluzione richiederebbe un gruppo di lavoro editoriale che non è finora stato possibile costituire, visto che stiamo parlando di un’impresa evidentemente priva di ritorni economici e non supportata né da una casa editrice né da uno specifico dipartimento universitario.
Ci riproviamo, comunque, per pervicacia e per affezione alla nostra intuizione originaria che questa sia la modalità in astratto migliore per un lavoro come il nostro, in un momento storico, quale quello che stiamo vivendo, nel quale pubblicare su Internet è divenuto una forma abituale e prevalente di comunicazione: tali essendo le riviste scientifiche, i momenti di discussione e di elaborazione (con metodologie derivate dalla tecnica del blogging o della videoconferenza), i momenti più intensi di scambio e di condivisione. Ma con una rassegnata disponibilità, ormai, all’idea di gemellare l’edizione online con una tradizionale versione cartacea dal momento che ci siamo sentiti ripetutamente dire che un testo disponibile unicamente su Internet è illeggibile e qualcuno ci ha pazientemente spiegato che il nostro modo di procedere è – per ora – troppo lontano dalla tradizione accademica italiana …
La seconda edizione di Pionieri o emigranti? è sostanzialmente innovata rispetto a quella originale ed i libro è stato praticamente riscritto, oltre che ampliato di nuovi contributi, offertici da nuovi interlocutori con cui siamo entrati in contatto.
A Giuseppe Scielzo, che aveva già svolto un ruolo di supervisione ai capitoli dedicati agli sviluppi della nuova fisica, abbiamo chiesto un contributo elementare ed introduttivo alle tecniche di imaging che vengono ripetutamente citate nel corso del testo e ci pare che il testo che ci ha messo a disposizione assolva egregiamente a questo obiettivo. A Simone Sacchi, che ci aveva tenuto al corrente del suo lavoro di tesi presso l’Università degli Studi di Torino, abbiamo proposto di metterci a disposizione i risultati della sua ricerca su cosa passa per la testa di un neonato, un po’ come avevamo fatto fin dall’inizio con i lavori di alcuni studenti che si erano laureati con noi nel nostro breve periodo di permanenza a Torino.
Luca Bertolotti e Silvia Salese hanno integralmente riscritto il loro contributo, aggiornandolo e rendendolo ancora più critico e stimolante della prima versione; noi stessi stiamo completamente riscrivendo e molto ampliando il nostro capitolo, ricomprendendovi, tra l’altro, il lavoro di Letizia Prezia, che l’Autrice non ha più potuto mantenere allineato allo sviluppo degli studi nel settore trattato.
Abbiamo conservato immutati i contributi di Walter Allais e quello di Salese e Bertolotti sulla nuova fisica, che, per loro natura, non necessitavano di un aggiornamento (anche se Walter Allais ci ha promesso un nuovo testo al quale sta lavorando, ma per un imprecisato futuro …).
Abbiamo infine accolto nel libro il contributo di Florido Falcioni, che ci è stato offerto sulla scorta della nostra originaria e dichiarata disponibilità ad accogliere integrazioni ed ampliamenti al disegno originale del nostro volume, nonostante il taglio teorico dell’Autore si discostasse dal nostro, ma convinti della necessità che il nostro lavoro debba essere aperto al più completo pluralismo di voci.
Sulla base di questa nuova articolazione di contributi, abbiamo provveduto ad organizzare il volume in tre grandi sezioni – La nuova Fisica, Neuroscienze e Psicoanalisi, Sulle terre di confine – che meglio ci sembrano indicare al lettore il percorso concettuale che abbiamo cercato di rappresentare.
Il testo che così presentiamo al nostro lettore accentua la dimensione di polifonia già presente nella prima edizione: non abbiamo inteso il nostro lavoro di curatori nel senso di direttori d’orchestra e non ci siamo quindi minimamente preoccupati che stonature fossero presenti tra i diversi lavori; le posizioni che abbiamo raccolto sono invece a tratti discordanti tra loro, ma questo c’è sembrato il modo migliore di curare un volume aperto sulle frontiere del sapere e quindi sulle sue incongruenze e incertezze. La stessa titolazione di numerosi contributi – cavarsela alla meno peggio, il mosaico del tutto, la scienza del dubbio – rimanda allo stato di voluta inconclusività delle numerose domande che il libro intende sollecitare a fronte della scarsità e dell’incertezza delle risposte che prova a suggerire. Non è giunto ancora il momento di costruire nuovi modelli complessivi né è nostra intenzione tentare di farlo: il volume intende solo offrire al lettore italiano non troppo abituato alla consultazione della letteratura in lingua inglese la stessa possibilità che ci siamo concessi come curatori, cioè di lasciarci suggestionare da nuove scoperte scientifiche i cui risultati ci paiono interessanti e che creano la necessità di nuove riflessioni sulle incoerenze che aprono nei paradigmi fin qui costruiti. Illustrarle, documentarle e tentare di porle in connessione è stato e rimane il nostro obiettivo: ci auguriamo vivamente che questo venga accolto come il pregio del libro e non come una sua aporia …
Questo medesimo spirito anima il nostro impiego del
libro nell’ambito dei corsi che attualmente teniamo presso
Torino, 20 febbraio 2007
È, ovviamente, il testo immutato della prima edizione.
È, ovviamente, il testo immutato della prima edizione.
È il testo già pubblicato nella prima edizione.
Testo pubblicato il 14 marzo 2007
Testo pubblicato il 28 febbraio 2007.
È il testo già pubblicato nella prima edizione.
Testo pubblicato il 20 febbraio 2007.
È il testo già pubblicato nella prima edizione.
Testo pubblicato il 22 febbraio 2007.
Testo pubblicato il 27 luglio 2007.
© Silvio A. Merciai e Beatrice Cannella, 2005-2009