Università degli Studi di Torino
Facoltà di Psicologia
Anno accademico 2000-2001


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Materiali per il corso a cura degli studenti

Informazioni su alcuni studiosi e alcuni concetti psicoanalitici

di Corbett Williams

a cura di

GIOVANNINA BOERETTO


PSóD è un processo psicodinamico elaborato da Melanie Klein analizzanda di Freud che si è occupata di bambini e di adulti gravemente disturbati. Il suo pensiero divergeva da quello di Freud ed è stata al centro delle cosiddette “Grandi Controversie”. Lei e Anna Freud, la figlia di Freud erano in totale disaccordo e i loro metodi provocarono una grossa divisione nella comunità psicoanalitica di Londra.

Le opere della Klein sono la base di quella che viene chiamata la teoria delle relazioni oggettuali, di come gli individui arrivino a una totale comprensione di se stessi in relazione agli altri e al mondo. Lo sviluppo è descritto secondo la creazione di oggetti interi. Klein creò il concetto di “posizioni”. Una posizione è quella “schizo-paranoide”. L’altra è chiamata posizione “depressiva”. PSóD indica il movimento tra queste due posizioni. Nella posizione schizo-paranoide l’oggetto non è “completo”. Parti di esso sono distaccate e disconnesse. In altre parole non si è raggiunto un livello di comprensione utile o realistico. Le parti distaccate sono quelle troppo dolorose da integrare.

Gli studi clinici della Klein hanno portato a ipotizzare che ciò accade molto presto nello sviluppo e, in particolare, durante le prime esperienze di allattamento e di cura materna quando il neonato conosce la terrificante e inspiegabile sensazione di fame e la misteriosa comparsa e scomparsa del seno. Il neonato si spaventa a morte quando non trova quello di cui ha bisogno. La posizione depressiva si raggiunge mentre il neonato impara a tollerare e a capire la relazione tra i genitori e se stesso. Si ipotizza che la risoluzione da parte del neonato e bambino di questi problemi che richiamano forti sensazioni abbia effetti su tutta la vita.

Si ritiene che l’oscillazione PSóD avvenga nel corso della vita quando si incontrano situazioni difficili e si cerca di risolverle. Il concetto psicoanalitico di “proiezione” è uno dei modi in cui ci si distacca dalle sensazioni intollerabili e le si scaricano, erroneamente, su qualcuno o qualcosa d’altro.

W.R. Bion è stato un analizzando della Klein e arrivò sulla scena durante le controversie politiche. Il suo pensiero e le sue opere erano più astratti e lui rimase al di fuori delle dispute. Mentre i concetti di Freud erano presentati con un linguaggio meccanicistico a volte chiamato “psicofisica”, Klein usava delle parole che richiamano emozioni forti o violenza, ad esempio, invidia, gratitudine e distacco, per enfatizzare la natura primaria di ciò che stava accadendo. Bion ideò quello che lui chiama uno strumento, la “Griglia”. Una tabella che lo aiutò a capire come le sensazioni ecc., si sviluppano in pensieri coerenti attraversando una serie di trasformazioni. Deliberatamente sviluppò concetti chiamati alpha e beta di modo che non richiamassero alcun “bagaglio” e potessero essere associati a significati adatti al contesto. Era consapevole dello stato ancora infantile della teoria psicoanalitica e quindi non fece affermazioni teoretiche formali su questi concetti. Erano praticamente parte di un metodo euristico usato da lui.

Anche Lacan fu un allievo di Freud. Reinterpretò Freud usando le idee del linguista Saussure, teorico della semiotica, studiò dei segni che si basano sulla distinzione tra segno e ciò che esso rappresenta.  La relazione tra il “sistema inconscio” di Freud e il linguaggio formulato da Lacan sono degni di ulteriori ricerche, soprattutto se si tiene conto del pensiero di Lakoff e di Johnson sulla metafora “embodied”. Si noti che la semiotica e la metafora “embodied” sono due modi alquanto differenti di concepire il linguaggio e la comunicazione.

Jung divenne il successore di Freud, come guida del movimento psicoanalitico. Ci fu una scissione in seguito alle diverse opinioni riguardo il complesso di Edipo. Secondo Freud la risoluzione del complesso edipico era l’evento significativo nello sviluppo della personalità. Jung non era d’accordo e iniziò quella che lui chiamò psicologia analitica. Era molto interessato ai miti e ai simboli e stupito dalle incredibili analogie tra miti di culture diverse. Il suo libro Man and His symbols spiega ciò che lui esaminò mentre sviluppava le sue teorie. Tra i concetti più conosciuti c’è l’inconscio collettivo -  modelli dinamici di organizzazione sociale che influiscono su tutti gli individui formando e modellando la cultura, l’archetipo – formulazioni radicate di aspetti particolari dell’io, ad esempio animus e anima e la sincronicità – un principio di connessione non causale o l’importanza del significato in eventi che sembrano essere più che coincidenze ma per i quali non si può stabilire una relazione causa-effetto.

Ci sono altri studiosi come Harry Stack Sullivan, che potrebbe essere definito psicodinamicista, ma che non sono riconducibili a una scuola particolare. Come Harold F, Searles, che lavorò molto con soggetti schizofrenici. Nonostante le continue dispute e i disaccordi, tutti questi teorici possono essere definiti guaritori- benché si discuta anche su questo. Freud e Jung in ogni caso hanno avuto un forte impatto sulla nostra cultura sia nel dare forma alla teoria e alla tecnica psicoterapeutica sia nell’interpretazione e analisi della cultura stessa. Affermare che mancò loro una vera introspezione della natura umana significherebbe ignorare una parte importante della storia del XX secolo.