Università degli Studi di Torino
Facoltà di Psicologia
Anno accademico 2001-2002

Corso di Psicosomatica

Materiali per il corso a cura degli studenti:

Dermatologia psicosomatica

a cura di Silvia Barattero


Ultimo aggiornamento: lunedì 13 aprile 2015 17.26

PSORIASI

È interessante sapere che la psoriasi colpisce circa ottanta milioni di persone in tutto il mondo quindi una malattia molto presente ma la sua diffusione è maggiore nei paesi industrializzati e civilizzati.

Il termine psoriasi deriva dalla parola greca "psao" che vuol dire gratto che allude ad una malattia cutanea che provoca prurito.

La malattia in sé non presenta gravi problemi,si presenta con chiazze squamose assumendo aspetti diversi, le sedi più colpite sono gomiti,cuoio capelluto,ginocchia e unghie.

La malattia sorge in età adolescenziale e/o adulta, periodi della vita psicologicamente critici, mentre è abbastanza raro riscontrarla in età senile.

Alcuni pensano ad un fattore ereditario di questa malattia, a riguardo vi sono molti studi ma certi sono contrastanti; la familiarità di questa malattia fa pensare anche ad un aspetto psicologico nella genesi di tale malattia. Molti la considerano come una patologia psicosomatica infatti la sua periodicità è legata al livello di stress ovviamente non funzionale.

Importante sapere che,fin dalla nascita,nel nostro organismo risiede il fungo denominato Candida Albicaus che si acquista attraverso il canale del parto; risiede nell’intestino tenue e rimane innocuo ma solo se il sistema immunitario rimane intatto e non depresso perché se ciò accade si creano le colonie di questo fungo. Si è visto che questa fungo è responsabile di molte altre patologie quali colite,gastrite,cefalee .

Un medico di nome Groddeck sostiene che le malattie organiche sono il manifestarsi di un disagio interiore, la malattia è vista come un simbolo , questo porta come ad esempio la sua esperienza personale di psoriasi che dopo quattro anni di terapia il tutto si risolse.

Su questo argomento si sono fatte molte ricerche concentrandosi sull’osservazione presso il reparto di degenza. In reparto i soggetti psoriasici sono collaboranti e non lasciano mai andare la loro aggressività.

È stato somministrato loro un test sull’autovalutazione e sulla percezione di Sé ed è risultato che il 63% considera la propria vita stressante-ansiosa e che il 37% rilassante e tranquilla; il 95% dei soggetti si vergogna e prova disagio nelle relazioni con gli altri.

L’80% dei pazienti riferisce che la psoriasi si è alleviata in seguito ad un ricovero che spesso avviene quando si verifica un evento stressante e sembra che il ricovero assuma un significato di attenuare lo stress emotivo non funzionale però il ricovero è inadeguato se al suo termine non si ha un’attenuazione dell’evento.

Il ricovero ha il significato di accadimento e usando le parole di Bion è un’holding, configura uno spazio fisico neutro che separa e permette di staccare dai conflitti e dall’impatto emotivo di un evento, il soggetto si fa accudire e curare .

Dai colloqui si è evidenziato come i soggetti tendano ad evitare-negare i sentimenti e i conflitti; non mostrano un’adeguata intensività emotiva in base ai racconti esposti, il tratto psicologico che emerge è l’asocialità,vi è ansia legata ai rapporti umani e si ha timore di essere giudicati negativamente dagli altri.

Gli eventi stressanti sono quelli che mostrano contenuti di tipo dipendenza-indipendenza come ad esempio un lutto o una separazione.

Una ricerca fatta all’Ospedale Borgo di Trento è emerso che questi soggetti hanno forti tratti d’ansia e di depressione e viene utilizzato il modello integrato dove si devono valutare alcuni punti:

Si è visto che il trattamento che spesso si usa è quello di gruppo poiché permette al soggetto di autonomizzarsi e imparare a misurarsi con gli altri.

L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma ha osservato pazienti dermatologici pediatrici si sono rilevati alcuni indicatori che devono essere osservati perché con buona probabilità sono indicatori di una componente psicologica .

Gli indicatori sono:

- comportamenti estremi:osservare bambini con condotta definita insopportabile e anche quelli troppo calmi e definiti come perfetti,

- situazione prolungata di stress diffuso: si parla di stress per indicare la situazione prolungata nella quale il bambino si sente sotto pressione ed è bene ricordare che ciò che è stressante per il bambino può non esserlo per il genitore ed è per questa ragione che i genitori spesso non colgono ciò,

Questi indicatori possono spingere a chiedere una consulenza psicologica che permette al giovane dermopaziente gli interventi necessari.

 

Acne

L’acne può essere considerata il risultato di piccole infiammazioni dei follicoli-sebacei dovuto a germi, influenza endocrina e riconducibile a cause psichiche e dietetiche.

È bene curare l’acne sia per affrontare il fattore psicologico che per evitare la formazione di cicatrici residue.

L’acne rosacea si manifesta con un arrossamento permanente del volto sul naso e sugli zigomi; l’esordio è segnato da vampate di calore per congestione vasale e si ha dilatazione dei capillari.

Si consiglia una buona dieta con poca pasta,pane, evitare gli alcolici e l’esposizione diretta ai raggi del sole.

Questa patologia può causare disturbi psicologici in molti giovani e si è visto che in periodi di stress come ad esempio vicino ad un esame, l’acne tende ad aumentare anche se però la teoria dello stress è ancora da dimostrare.

Attualmente anche i dermatologi più tradizionali ammettono che la componente psicosomatica è importante : la scuola psicoanalitica vede che l’acne, la psoriasi rappresenta un conflitto fra desiderio d’amore e la paura di essere privati del rapporto madre-figlio; la scuola psicosomatica Riza vede che l’acne si presenta in un periodo della vita ( pubertà ) quindi in periodo ricco di conflitti emotivi e vi può essere un livello eccessivo di stress, in età adulta l’acne si presenta come un qualcosa di irrisolto.

Dal Congresso Nazionale di Dermatologia tenutosi a Roma il 5-11-2001 , si è discusso sull’implicazione psichica nella malattia cutanea e si è sottolineato come la pelle sia lo specchio delle emozioni. Il professore Bassi che è presidente della Società Italiana di psicosomatica vede che anche per l’acne sono fondamentali i fattori psichici e che queste malattie migliorano quando il soggetto viene a conoscenza delle cause o concause psichiche della malattia stessa.

Da una ricerca presentata al Congresso si è visto che per l’acne il fattore emotivo è importante per il 55% e per la psoriasi per il 62%.

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© 2001 Silvio A. Merciai