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Salvador Minuchin
Psichiatra e pediatra argentino, lavora negli Stati Uniti, diventa famoso in tutto il mondo come uno dei principali terapeuti della famiglia, l'American Journal of Psichoterapy lo ha descritto come "un innovatore originalissimo, un clinico d'eccezione e un maestro insigne". Minuchin, in questo libro, applica, insieme ai suoi collaboratori, le tecniche della terapia della famiglia all'anoressia, che per molto tempo si era dimostrata refrattaria ad ogni tipo di cura.
Il modello sistemico
Il biologo Von Bertanlanffy definisce negli anni 30-'40 un sistema come "un complesso di componenti in relazione" di qualsiasi natura essi siano, qualsiasi cambiamento nel sistema modifica ogni singola parte.
Anche nell'ambito della psicologia, con Hilde Bruch, si ha così uno spostamento da una prospettiva individuale ad una più ampia che vede l'individuo inserito in un contesto. I primi ad usare questo nuovo punto di vista furono dei ricercatori californiani, tra cui Bateson e Watzlawick, che fondarono nel 1958 a Palo Alto il Mental Reseach.
Verso la fine deglia anni '60 si applica questo modello, basato su un concetto di causalità circolare, anche alla psicosomatica e si diffonde anche in Europa grazie a Mara Selvini Palazzoli.
Il contributo più grande alle teorie psicosomatiche si deve a Salvador Minuchin che lo applica in particolare ai disturbi alimentari.
Il modello psicosomatico
Il modello psicosomatico di Minuchin ipotizza cinque modalità collegate alla comparsa e al mantenimento del sintomo anoressico:
invischiamento;
iperprotezione;
evitamento del conflitto;
rigidità;
coinvolgimento del bambino che presenta il sintomo nella deviazione del conflitto.
La maggior parte della terapia con le anoressiche vuole sfidare queste caratteristiche e incoraggiare la famiglia ad utilizzare alternative più funzionali.
Fasi principali della terapia familiare
focalizzazione sul sintomo e sulla portatrice del sintomo;
eventuale ospedalizzazione o trattamento ambulatoriale;
valutazione organica in seguito ad accertamenti medici;
programma comportamentale in base alla stabilità del peso corporeo;
presentazione alla famiglia del processo di valutazione;
seduta comprendente il pranzo (problema di una paziente anoressica => dramma di una famiglia disfunzionale);
iperfocalizzazione e defocalizzazione;
efficacia della seduta.
Il programma di terapia familiare dura approssimativamente sei mesi, con brevi periodi di ospedalizzazione solo se necessario. La sintomatologia anoressica scompare da due a otto settimane dopo l'inizio del trattamento. Quando le pazienti vengono trattate entro un anno dall'inizio della malattia con un approccio sistemico nel contesto della loro famiglia possono guarire entro breve.
Finalità della terapia familiare
individuare e rafforzare l'autonomia dei singoli membri e dei sottosistemi;
riconoscere, esprimere e risolvere i conflitti latenti evitando lo stress emotivo legato alla tendenza ad evitare le tensioni e a spostarle sul paziente;
stimolare e valorizzare ogni potenzialità di cambiamento, di evoluzione e di crescita della famiglia.
Bibliografia
Minuchin S., Rosman B.L., Baker L., Famiglie psicosomatiche. L'anoressia mentale nel contesto familiare, Astrolabio, Roma 1980.
Trombini G, Baldoni F, Psicosomatica. Il Mulino, Urbino 1999.